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In quinta liceo non si studierà più la Resistenza


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Crollo della borsa di Wall Street nel 1929: presente.
Il Fascismo: presente.
Nazismo e shoah: ci sono, ovvio.
La formazione dell'Onu: pure questo c'è.
Eppure, leggendo i programmi di storia dell'ultimo anno dei licei, sembra mancare qualcosa. Riproviamoci, allora.
Il referendum "Monarchia o Repubblica: c'è.
La Costituzione ed Enrico De Nicola: eccoli, ci sono.
Ma allora? Allora è semplice: nei programmi di quinta non compare da nessuna parte il termine Resistenza. Come se la nostra Repubblica fosse sbocciata dal nulla, dopo un ventennio di regime. Già nelle scorse settimane, questo problema, era stato sollevato dall'intero mondo della scuola: ma dal Ministero, ancora oggi, e siamo a luglio, non hanno corretto una riga. O per lo meno non hanno aggiunto. Nei programmi la Resistenza non compare. Sul sito del Miur c'è la solita nota, datata 31 marzo, che definisce "priva di fondamento ogni congettura sulla mancanza della Resistenza". Resta il fatto che un capitolo a parte, come è sempre stato fino allo scorso settembre, la Resistenza non ce l'ha. E poi. Negli anni, dal Ministero, c'erano i testi "espressamente consigliati" per approfondire alcuni passaggi storici. L'esempio classico: Il diario di Anna Frank per la Shoah. Oppure: Uno, Nessuno e Centomila per il Modernismo. Ma è quì che c'è un'altra mancanza. Per il periodo dei regimi totalitari, fino all'anno scorso, era consigliato Eric Arthur Blair, meglio conosciuto come George Orwell, con le opere: la Fattoria degli Animali e 1984. Bene. Anzi, no: pure lui è stato "tagliato" per l'anno prossimo. Sarà una semplice dimenticanza, come per la Resistenza, o gli studenti non sapranno nulla del Grande Fratello? E dire che, proprio in 1984, si parlava di Ministero della Verità: come unico, sommo, giudice di cosa bisognava sapere e cosa no.
 

ma.g.

La Sesia del 2 luglio 2010

 
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Pubblicato da su luglio 3, 2010 in Uncategorized

 

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Leggono a scuola il Diario di Anna Frank deputato leghista li denuncia: "Pagine hard"

Interrogazione di Grimoldi al ministro Gelmini: "Vi è un passo nel quale Anna Frank descrive in modo minuzioso le proprie parti intime e la descrizione è talmente dettagliata da suscitare turbamento in bambini delle elementari"
 

 
imagesIl deputato leghista Paolo Grimoldi ha presentato un’interpellanza al ministro dell’istruzione, Mariastella Gelmini, chiedendo il suo intervento nei confronti di una scuola elementare brianzola in cui è stato letto il testo integrale del Diario di Anna Frank. Secondo il leghista, nella versione integrale "vi è un passo nel quale Anna Frank descrive in modo minuzioso e approfondito le proprie parti intime e la descrizione è talmente dettagliata da suscitare inevitabilmente turbamento in bambini della scuola elementare".

Immediata la replica dalla scuola, la Lina Mandelli di Usmate Velate (Monza-Brianza). "Credo che il ministro dell’Istruzione abbia cose più importanti di cui occuparsi", ha detto Claudio Redaelli, dirigente vicario dell’istituto. Secondo il dirigente le pagine a cui si riferisce il deputato sono "descrizioni in termini talmente ingenui, come logico attendersi da una dodicenne degli anni Quaranta, da non destare, soprattutto se mediata dall’intervento dell’insegnante, particolare turbamento in bambini del ventunesimo secolo che in tivù vedono e sentono di peggio".

"Io sono stato interpellato dagli stessi genitori della scuola per ben tre volte – ha detto Grimoldi – La prima volta ho riposto che c’è l’autonomia scolastica, la seconda che forse c’e stato un abuso dell’autonomia, la terza mi sono sentito in dovere di fare questa interrogazione: credo che quelle pagine per bambini di nove anni si possano definire hard".
 

 
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Pubblicato da su gennaio 17, 2010 in Uncategorized

 

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ogni cosa al suo posto, un posto per ogni cosa

Questa foto è stata scattata giovedì mattina grazie alla segnalazione di un cittadino che ci ha informati, il mercoledì sera, dell’assurdità di cui era stato testimone.

bidone su parcheggio disabili 010

In un primo momento abbiamo pensato a una sistemazione temporanea, per quanto infelice, dettata dall’impossibilità di posizionare il bidone in un altro posto. Poi, però, recatisi sul luogo abbiamo constatato che non vi era nessun genere di impedimento al posizionamento del bidone in altro loco, la strada era completamente libera per tutta la sua lunghezza. 

Chiaramente non ci siamo limitati a immortalare questa (si può dire) pirlata, ma ci siamo recati in Municipio per far presente, a chi di dovere, che il parcheggio per i disabili è il posto meno indicato per "parcheggiare" un bidone dei rifiuti. Purtroppo pare che ancora oggi la situazione non abbia fatto registrare cambiamenti, in breve il bidone presidia ancora il posteggio riservato ai disabili.

D’accordo che, da ultime notizie, pare abbiano altro a cui pensare, ma una mezz’ora da riservare a questo problema potrebbero mettercela (se proprio non sanno come fare a risolvere il problema ci  offriamo volontari per spingere a mano il bidone qualche metro più in là).

bidone su parcheggio disabili 009

 

 
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Pubblicato da su ottobre 11, 2008 in Uncategorized

 

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