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Marina Rasore (PD) sulle centrali a olio vegetale: "Progetto sospeso, mica ritirato"

rasore"L’amministrazione comunale afferma di essere contraria alle centrali a oli vegetali: servono atti concreti (n.d.r. affissa da pochissimi giorni all’Albo Pretorio delibera di Giunta Comunale n° 21 del 11/02/10 dove si formula e approva quanto segue: di esprimere quindi parere negativo, in sede di conferenza da comunicare da parte del reppresentante del Comune, in merito alla richiesta di autorizzazione in oggetto)".
Marina Rasore, coordinatrice del Pd di Trino, mette in guardia: "Pangea e le quattro società novaresi hanno sospeso la richiesta, non l’hanno ritirata. Da quello che sappiamo si tratta di un rinvio di sessanta giorni. Vigileremo perchè non sia una mossa ad hoc".
Rasore torna sugli atti concreti: "L’amministrazione può fare un primo passo approvando all’unanimità nel primo Consiglio Comunale utile l’ordine del giorno di "Trino è tua". Secondo atto, permetterci di mettere un gazebo per raccogliere le firme contro questi impianti il sabato mattina in centro, sotto al semaforo, non in piazza Audisio o altre zone spacciandole per luogo centrale".
La coordinatrice termina su Nordind: "Il compromesso di vendita con le società è subordinato all’autorizzazione della conferenza dei servizi: se questa darà parere favorevole, il Comune di Trino potrà recitare un ruolo importante sul permesso a costruire".
 

f.pe.
da "La Sesia"

 
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Pubblicato da su febbraio 23, 2010 in Uncategorized

 

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locali pubblici: ad alcuni sì e ad alcuni no, a noi no. Perchè? perchè no.

Sabato 12 settembre, in mattinata, consegnavo all’Ufficio Segreteria del Comune di Trino la seguente richiesta:

Spett.le
COMUNE DI TRINO
Ufficio Segreteria

Trino 10 settembre 2009

Con la presente, in qualità di coordinatore del Circolo XXV Aprile del Partito Democratico di Trino e Palazzolo, sono a richiedere di poter utilizzare i locali della Biblioteca Civica nei giorni di Domenica 20 settembre e Sabato 26 settembre.
Domenica dalle ore 9,00 alle ore 12,00 verranno illustrate le mozioni dei candidati alla segreteria nazionale del Partito Democratico e Sabato dalle ore 14,30 alle ore 19,00 si svolgerà l’Assemblea di Circolo.
Confidando in un positivo accoglimento delle richieste presentate, l’occasione mi è gradita per cordialmente salutare.
p. Circolo XXV Aprile Trino e Palazzolo
il coordinatore
Rasore Marina

Oggi, lunedì 21 settembre non abbiamo ancora avuto il piacere di sapere quale esito ha avuto la nostra richiesta. Al momento non c’è nessun tipo di risposta scritta e non si sa neppure quando ce ne sarà una.
Nel frattempo sabato presso la nostra sede di corso Cavour 42 abbiamo illustrato le tre mozioni alla presenza di un discreto pubblico.
Ufficiosamente, e per via verbale, mi è stata ventilata l’ipoteri di un possibile rifiuto dovuto alla presenza di un regolamento, il tutto farcito di forse, sembra, vediamo, risalente ai tempi dell’Amministrazione Tricerri che negherebbe la concessione della Biblioteca ai partiti politici e/o a scopi politici. Tralasciando il fatto, non secondario, che all’epoca si era probabilmente giunti a questa soluzione poichè erano disponibili altri spazi, vedi il Teatro Civico, che oggi non lo sono più e che erano adibiti all’uso anche per eventi di natura politica.
In ogni caso, dopo aver fatto notare che:

  • in data 01/04/09 il Commissario Prefettizio Dott. Patrizia Bianchetto emetteva un verbale di deliberazione del Commissario Straordinario con oggetto: uso dei locali comunali – indirizzi;
  • i locali utilizzabili per conferenze, incontri culturali, mostre sono individuabili nell’auditorium presso l’edificio della scuola media, nella sala biblioteca e nell’ex sinagoga e si rende indispensabile addivenire all’individuazione di indirizzi per il loro uso.
  • i locali possono essere utilizzati da enti pubblici e privati e da associazioni.
  • Le forze politiche operanti sul territorio possono richiedere l’utilizzo dei locali in oggetto, con l’esclusione dell’ex sinagoga, previo la descrizione dei contenuti dell’iniziativa ed unicamente per lo svolgimento di eventi di carattere pubblico e non periodico.
  • gli indirizzi sono individuati sino alla data dell’8 giugno 2009, coincidente con l’elezione della nuova amministrazione Comunale

è stata presentata la richiesta di: copia regolamento attualmente vigente per la concessione dei locali della biblioteca civica "Brunod", al fine di capire e sapere quali criteri vengono utilizzati per concedere o meno la sopracitata biblioteca.
Se la discriminante a parità di condizioni di partenza è in base alla "simpatia", se è in base al fato, un testa o croce o magari meglio un pari e dispari, se si utilizza una versione ottimizzata di "ruota della fortuna", o altro.
Nel frattempo siamo sempre in attesa di una risposta alla nostra richiesta.
Questo, abbinato ad altri giunti in altre occasioni, è un segnale forte e chiaro, un segnale di continuità, continuità con il passato, con i precedenti sette anni. In fondo poco o nulla è cambiato.
Concludo riportando le parole dette in occasione del primo Consiglio dal neo Sindaco mentre illustrava le linee programmatiche di mandato, in particolare per l’occasione: "La nostra Biblioteca e gli spazi comunali dovranno ritornare spazi di tutti e stimolo per il rifiorire di iniziative che negli anni passati hanno dato lustro alla nostra città."
 
Era il 26 giugno, oggi a meno di tre mesi di distanza vengono già dimenticate.

 
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Pubblicato da su settembre 22, 2009 in Uncategorized

 

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GRUPPO SENZA SEDE DI TRINO: INTERROGAZIONE DI LUIGI BOBBA.

Interrogazione a risposta scritta al ministro dell’Interno.

Premesso che:

          il "Gruppo senza sede" di Trino è un’associazione culturale costituita in data 19 febbraio 2008, non riconducibile ad un partito politico, in quanto come si legge nello statuto costitutivo all’articolo 1, Denominazione,".. è una  libera Associazione apartitica, con durata illimitata, senza scopo di lucro, che opera ai sensi della legge 266/’91 della L.R. 38/’94 e delle norme  del Codice Civile.";

          in armonia con il proprio statuto, e ai sensi dell’articolo 2 e dell’articolo 18 della Costituzione, detta associazione indiceva diversi incontri di cui l’ultimo per la presentazione e il conseguente dibattito sul volume "Trino negli anni della prima guerra mondiale", di Franco Crosio e Bruno Ferrarotti, comprendente anche la mostra sui cimeli storici dello stesso periodo;

          in data 24 ottobre scorso, al fine di agevolare la partecipazione dei cittadini di Trino, l’Associazione ha richiesto, attraverso domanda scritta al protocollo comunale, l’utilizzo di uno spazio pubblico (biblioteca civica, palazzo Paleologo, auditorium "famiglia Tricerri" presso l’Istituto Comprensivo), vista l’importanza dell’argomento trattato;

          il sindaco, sig. Giovanni Ravasenga, ha, da prima, risposto verbalmente comunicando che non concederà i locali del palazzo Paleologo perchè già impegnati, né quelli della biblioteca perché chiusa per lavori di rifacimento dei servizi, nonostante non fosse assolutamente necessario interessare l’ala in cui essi si trovano;

          in data successiva al diniego espresso, il sindaco ha autorizzato in data 10 novembre una presentazione di prodotti cosmetici da parte di una ditta privata, mentre il giorno 11 si è tenuto negli stessi locali il Consiglio Comunale e, il giorno 13, l’amministrazione ha indetto un incontro con i cittadini;

          in data 24 novembre scorso, il sindaco ha motivato il rifiuto dell’utilizzo di spazi comunali  adducendo che la Biblioteca risultava chiusa al pubblico,il Palazzo Paleologo affidato alla Fondazione Terre d’Acqua e l’ Auditorium Tricerri poteva essere utilizzato esclusivamente dalle scuole media e superiore;

          è noto a tutta la cittadinanza di Trino che, nel periodo dal 10 al 12 novembre scorso, il Palazzo Paleologo era libero in quanto la costituzione della Fondazione Terre d’Acqua, ad oggi, non è stata costituita, mentre l’Auditorium Tricerri è stato utilizzato  per usi diversi da quelli scolastici;

          il diniego del sindaco di Trino pone delle perplessità in quanto conseguente ad una serie di rifiuti immotivati relativi a domande della stessa associazione, in particolare si vogliono ricordare altre cinque occasioni tra l’aprile del 2007 e l’ottobre del 2008, relative all’organizzazione di eventi culturali, tra cui il ricordo della figura di don Milani, tenuta da Fabio Fabbiani e Giovanni Banchi, l’incontro con il giudice Gherardo Colombo, i dibattiti su argomenti relativi alla Resistenza, alla Liberazione, all’esperienza del lavoro in fabbrica, alla gratuità del servizio sacerdotale e civile e, in ultimo, l’incontro con Bruno Segre e Massimo Novelli a settant’anni dalle leggi razziali fasciste;

          appare particolarmente singolare l’unica risposta data per iscritto, in data 15 marzo 2008, da parte del sindaco di Trino, relativo all’incontro organizzato con il giudice Colombo, nella quale testualmente egli giustificava il diniego dell’utilizzo di locali pubblici adducendo: " i locali richiesti vengono concessi unicamente per scopi culturali, né tantomeno sono concessi in uso ai Soggetti che svolgono anche attività politica";

          l’associazione culturale "Gruppo senza sede" procederà comunque alla presentazione del libro "Trino negli anni della prima guerra mondiale", il giorno 20 dicembre p.v., con il contributo della Provincia di Vercelli e il patrocinio del Centro Servizi per il Volontariato che, evidentemente, non solo non hanno reputato la prima guerra mondiale un fatto partitico, ma hanno deciso di sostenere questa iniziativa.

Si chiede di sapere:

          se il ministro interrogato non creda che il comportamento del sindaco di Trino violi i principi costituzionali, di cui agli articoli 2 e 18, negando l’apporto del comune alla realizzazione di eventi di memoria storica che hanno interessato lo stesso comune;

          se non intenda verificare, pur nel rispetto delle competenze regionali, i fatti accaduti e, nel caso, intervenire presso il comune interessato, al fine di permettere alle associazioni culturali, espressione importante della società, di poter organizzarsi e manifestarsi con il sostegno degli enti pubblici, che hanno il dovere di promuovere le associazioni sociali, luogo di formazione della personalità umana.

 

 

 

On. Luigi Bobba

 
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Pubblicato da su dicembre 21, 2008 in Uncategorized

 

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spazi pubblici

Vorrà sicuramente convenire il nostro Sindaco, insieme alla propria alacre giunta, essere un diritto dei cittadini, comunque organizzati, l’utilizzo degli spazi pubblici per incontri e confronti del più diverso genere, con il solo invalicabile limite della decenza degli argomenti e del rispetto rigoroso delle norme. Non potrà egli che plaudire al desiderio di incontrarsi e discutere (anche senza buffet) dei propri amministrati, fermo come non può che essere nella liberale convinzione che il libero dispiegarsi del dialogo e delle opinioni sia fondamento di un consesso democratico, irrinunciabile, e da favorirsi con ogni possibile e lecito strumento.

Qui a Trino la faccenda si fa complessa. Il Teatro Civico c’è, ma da tempo (per quanto?) non c’è. Il Paleologo c’è, nuovo ed agibile, pubblico per denaro pubblico, misterioso per le norme che ne regolano l’utilizzo. Eppure esiste una norma che dovrebbe vincolare gli Amministratori Comunali a regolamentare l’accesso e l’uso degli spazi pubblici, ma sinora non ci è stato dato di vederne la doverosa applicazione. Vogliamo essere certi che il nostro Sindaco (e la sua giunta che mai riposa) tutto voglia fuorché disattendere le norme e fare del proprio mutevole pensiero la Sola Norma. Dunque attendiamo fiduciosi che un’apposita Commissione Comunale rediga velocemente il doveroso regolamento, e che nelle more possa dispiegarsi intera, nei soli legittimi interessi dei cittadini, la forza e la coerenza del pensiero liberale che ha sostenuto e sostiene (a loro dire) chi pro tempore ci amministra.

Eguali parole andrebbero spese per la Biblioteca Comunale, altro (e solo) spazio pubblico, anch’esso di misterioso e sempre opinabile utilizzo.

Possiamo confidare, Signor Sindaco, che le cose semplici e giuste, e per di più doverose, trovino il dovuto spazio nel senso di responsabilità che non può che sostenerla?
Per nostro conto, noi continueremo a vociare, a richiedere a proporre ed a propagandare, affinché Ella non sia sola e, cosa ben più importante, soli non rimangano i diritti dei cittadini.

 
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Pubblicato da su novembre 13, 2007 in Uncategorized

 

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spazi pubblici

Vorrà sicuramente convenire il nostro Sindaco, insieme alla propria alacre giunta, essere un diritto dei cittadini, comunque organizzati, l’utilizzo degli spazi pubblici per incontri e confronti del più diverso genere, con il solo invalicabile limite della decenza degli argomenti e del rispetto rigoroso delle norme. Non potrà egli che plaudire al desiderio di incontrarsi e discutere (anche senza buffet) dei propri amministrati, fermo come non può che essere nella liberale convinzione che il libero dispiegarsi del dialogo e delle opinioni sia fondamento di un consesso democratico, irrinunciabile, e da favorirsi con ogni possibile e lecito strumento.

Qui a Trino la faccenda si fa complessa. Il Teatro Civico c’è, ma da tempo (per quanto?) non c’è. Il Paleologo c’è, nuovo ed agibile, pubblico per denaro pubblico, misterioso per le norme che ne regolano l’utilizzo. Eppure esiste una norma che dovrebbe vincolare gli Amministratori Comunali a regolamentare l’accesso e l’uso degli spazi pubblici, ma sinora non ci è stato dato di vederne la doverosa applicazione. Vogliamo essere certi che il nostro Sindaco (e la sua giunta che mai riposa) tutto voglia fuorché disattendere le norme e fare del proprio mutevole pensiero la Sola Norma. Dunque attendiamo fiduciosi che un’apposita Commissione Comunale rediga velocemente il doveroso regolamento, e che nelle more possa dispiegarsi intera, nei soli legittimi interessi dei cittadini, la forza e la coerenza del pensiero liberale che ha sostenuto e sostiene (a loro dire) chi pro tempore ci amministra.

Eguali parole andrebbero spese per la Biblioteca Comunale, altro (e solo) spazio pubblico, anch’esso di misterioso e sempre opinabile utilizzo.

Possiamo confidare, Signor Sindaco, che le cose semplici e giuste, e per di più doverose, trovino il dovuto spazio nel senso di responsabilità che non può che sostenerla?
Per nostro conto, noi continueremo a vociare, a richiedere a proporre ed a propagandare, affinché Ella non sia sola e, cosa ben più importante, soli non rimangano i diritti dei cittadini.

 
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Pubblicato da su novembre 13, 2007 in Uncategorized

 

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